domenica 24 marzo 2013

MENSE SCOLASTICHE: LA POSIZIONE DEL COMITATO DEI GENITORI



JESI – 23-03-2013 Come genitori, abbiamo chiesto in svariate occasioni di partecipare (nel senso di prendere parte, essere soggetti attivi) alla riorganizzazione della refezione scolastica in città.
Anche all’indomani della scelta di esternalizzazione del servizio – che non condividiamo - abbiamo preferito esserci, metterci a disposizione in tempo e competenze, fornendo spunti e chiedendo di inserire in bando specifiche voci e tutele, di esaminare insieme il bando nei vari stadi di formazione, per stare nei tempi e nei modi di una fretta di “fare” con la quale il Sindaco vorrebbe distinguere la Sua amministrazione dalla precedente. Ora abbiamo la netta impressione che sia in corso un voluto gioco “al ritardo” sulle tempistiche di discussione, che fatalmente pare destinata a scomparire come modalità corretta di confronto.
L’ultimo dei nostri documenti, contenente elementi di dettaglio su singoli temi da inserire in bando (qualità, controllo, personale, ecc.) è stato inviato al Sindaco lo scorso 8/3/2013, unitamente al sollecito per ricevere la bozza del nuovo bando ed aver tempo per un costruttivo confronto sui temi da affrontare.
Da allora non ci è arrivata nessuna risposta, neanche di cortesia. Nel frattempo, dichiarazioni del Sindaco e dell'Assessore competente rilasciate ai giornali evidenziano notizie contrastanti non solo con quanto preannunciato dall'Amministrazione nel corso delle riunioni del Comitato ristretto, ma anche con quanto in precedenza dichiarato alla stampa dallo stesso Assessore.
Ci riferiamo alla riproposizione del "centro unico di cottura", ipotesi che presuppone la chiusura di tutte le attuali cucine comunali e che, sin dall'inizio del confronto, era stata pubblicamente contestata dal Comitato ristretto dei genitori.
Nonostante il lavoro sviluppato dal Comitato dei genitori, che ha portato alla formulazione delle precise proposte, assistiamo ora ad un atteggiamento dell'Amministrazione che contrasta apertamente con i principi di trasparenza delle decisioni e di discontinuità con la precedente e tanto criticata gestione politica.
Senza poi considerare che, per assurdo, si arriverebbe ad un obiettivo - il "centro unico di cottura" - che era il medesimo che si prefiggeva la precedente Amministrazione, andandosi così a creare una linea di continuità tra la vecchia e la nuova gestione della cosa pubblica.

Siamo convinti che l’esternalizzazione del servizio di refezione scolastica non sia l’unica strada per abbassare il costo del pasto in quanto l’Amministrazione ad oggi non ha, o non ha fornito, una analisi compiuta che dica:

  • Quale sia la spesa per la manutenzione delle attuali cucine funzionanti, e quale sarà invece quella riveniente da altre soluzioni;
  • Quali risparmi ci si attenda sulla voce Personale, anche alla luce delle probabili vertenze;
  • Quali siano i cespiti da utilizzare, che valore abbiano (che questo valore andrà in dote al gestore esterno, che non dovrà improntarlo), e quale sia invece il valore di quanto verrà definitivamente dismesso;
  • Perché il comune non possa riprendere in mano il servizio, considerando il fatto che Jesi Servizi non sembra essere soggetta al Patto di Stabilità;
  • Perchè solo con una gestione esternalizzata del servizio si possa riuscire nellobiettivo  condiviso  di semplificazione gestionale, riduzione di inefficienze e risparmio economico;
  • Quali siano i motivi che hanno portato le aziende private ad essere i veri e unici interlocutori, e di conseguenza decisori, delle modalità di erogazione del servizio.
La refezione scolastica è per noi una questione importante e particolarmente sentita da tutta la cittadinanza. Parlano le oltre mille firme raccolte in tre giorni contro “l'esternalizzazione a tutti i costi”.
Al momento tutte le nostre proposte, cioè quelle dei genitori di Jesi, non sono considerate. 
Ci auguriamo che la collaborazione con il Comitato ristretto mense e con il Comitato spontaneo dei genitori riprenda al più presto, affinché non si perda un'occasione unica per la nostra città:  quella di trovare soluzioni condivise, “fatte bene”, non “fatte e basta”.

Il Comitato ristretto mense e il Comitato spontaneo dei genitori

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