lunedì 17 febbraio 2014

I prodotti devono essere regionali, a filiera corta, molti biologici e tutti ogm free

Dal capitolato del bando di gara per le mense scolastiche estraiamo i requisiti minimi delle derrate alimentari che devono provenire dalla regione Marche, essere a filiera corta, per la maggior parte biologiche e tutte ogm free:
"Dovranno essere utilizzati prodotti regionali e comunque a “filiera corta”. Dovranno essere privilegiati i prodotti con marchio QM (Qualità Marche) che rispondono ai seguenti requisiti
fondamentali:
- No OGM;
- Qualità Superiore;
- Sicurezza alimentare;
- Rispetto dell'ambiente;
- Benessere degli animali;
- Trasparenza a tutti i livelli
Dovranno essere utilizzate le seguenti materie prime provenienti da agricoltura biologica ai sensi del regolamento C.E. 2092/91 e successive modifiche e integrazioni:
- verdura surgelata biologica;
- legumi secchi biologici;
- pomodori (passata, pelati, polpa) biologici
- formaggi teneri biologici;
- farina biologica;
- uova e ovoprodotti biologici;
- frutta fresca biologica;
- fette biscottate e biscotti biologici;
- confettura biologica;
- Parmigiano Reggiano 24 mesi;
- Carni per almeno il 60% di tipo biologico.
E' ammessa la sostituzione di prodotti da agricoltura biologica con altri ottenuti con tecniche di lotta integrata in caso di difficoltà di approvvigionamento. In caso di impossibilità dimostrata di utilizzo anche dei prodotti ottenuti con tecniche di lotta integrata, potrà essere autorizzata la sostituzione con prodotti provenienti dall'agricoltura tradizionale e, ove possibile, regionale.
Tutti i prodotti da agricoltura biologica devono essere in possesso dei requisiti di qualità, della certificazione e della etichettatura prevista dalla normativa vigente in materia.
La ditta aggiudicataria dovrà altresì garantire l'utilizzo di frutta fresca (la ditta dovrà prevedere 3 tipi di frutta diversi nell'arco della settimana), succhi 100% frutta, yogurt e biscotti secchi, per la merenda del mattino.
In ogni caso le materie prime ed i prodotti finiti, utilizzati per la distribuzione dei pasti, dovranno essere di 1° qualità sia dal punto di vista igienico che merceologico, essere corrispondenti a tutte le normative vigenti, comprese quelle di confezionamento e l'etichettatura (in particolare D.Lgs. n.109/1992). In particolare dovrà essere utilizzato olio extra vergine di oliva di alta qualità nazionale o regionale.
I prodotti pastorizzati dovranno avere la precedenza su quelli sterilizzati, quelli secchi o surgelati su quelli inscatolati. Le verdure surgelate potranno essere utilizzate occasionalmente: l'uso dei vegetali in scatola va limitato ai soli pomodori pelati.
Non sono permessi i prodotti a base di glutammato monosodico come dadi, gli estratti per brodo, ecc.
E' espressamente vietato l'impiego di derrate alimentari contenenti prodotti derivanti da organismi geneticamente modificati, in riferimento alla L.R. n.9/2000."

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